Contesto
L’introduzione della cartella informatizzata del paziente (CIP) è una complessa interazione di requisiti giuridici, organizzativi e tecnici che coinvolge numerosi attori. Si tratta, oltre che delle comunità CIP, degli sviluppatori delle piattaforme tecniche, degli organismi di certificazione, dell’organismo di accreditamento, degli emittenti di strumenti di identificazione elettronici, degli istituti sanitari, dei servizi sanitari cantonali e delle organizzazioni dei pazienti.
Otto comunità CIP hanno ottenuto la certificazione secondo la legge federale sulla cartella informatizzata del paziente (LCIP). Nessun’altra organizzazione ha in corso una procedura di certificazione. Il ciclo di certificazione iniziale si è dunque concluso a novembre 2022.
Link interno: Alla scoperta delle comunità CIP
Secondo la legge federale sulla cartella informatizzata del paziente (LCIP), dall’aprile 2022 le strutture che dispensano trattamenti stazionari (ospedali per cure acute, cliniche psichiatriche e di riabilitazione, istituti medico-sociali e case per partorienti) sono tenute a offrire la CIP. A partire dal 2022 anche gli studi medici autorizzati di recente sono tenuti a ad aderire alla CIP. Per tutti gli altri professionisti della salute la partecipazione alla CIP è facoltativa. Ciò riguarda per esempio i medici che esercitano come liberi professionisti da prima del 2022, i farmacisti, i fornitori di servizi Spitex e i fisioterapisti.
Punto della situazione
In Svizzera sono state aperte 28'089 CIP fino a ottobre 2023. Stando alle informazioni fornite dalle comunità di riferimento, si può presumere che l’evoluzione futura varierà molto da regione a regione. La velocità di diffusione della CIP dipende, in particolare per le comunità CIP regionali, dal sostegno finanziario e organizzativo dei rispettivi Cantoni. Di conseguenza, anche lo sviluppo della rete dei punti di apertura non è uguale in tutte le regioni. Attualmente le comunità CIP stanno accogliendo e integrando gli ospedali, le case di riposo e gli studi medici recentemente autorizzati, che hanno l’obbligo di affiliarsi.
Al contempo vengono ottimizzati i processi interni e si stanno sviluppando e implementando nuovi formati di scambio. Entro la fine del 2023 le comunità (di riferimento) devono mettere a disposizione dei partecipanti alla CIP, sulle proprie piattaforme, il libretto di vaccinazione elettronico in formato strutturato. Nella prima metà del 2024, nelle piattaforme sarà integrato il piano farmacologico, seguito da ulteriori dati strutturati, come la ricetta elettronica (eRicetta) e la scheda elettronica con dati per le emergenze (eSchedaEmergenze), ossia il formato di scambio contenente informazioni utili in caso di emergenza.
Link interno: Ulteriori informazioni sulle release
Insieme ai Cantoni, l’UFSP ha lanciato una campagna congiunta intitolata «La CIP è efficace.» per sensibilizzare i professionisti della salute e la popolazione. La prima fase, iniziata il 30 giugno 2023, si rivolge al primo gruppo di destinatari.
Il Consiglio federale intende sviluppare ulteriormente la CIP con diverse misure. Nella sua seduta del 28 giugno 2023, ha posto in consultazione una revisione in tal senso della legge federale sulla cartella informatizzata del paziente. Ci vorranno ancora diversi anni prima che le modifiche in questione entrino in vigore. Il finanziamento transitorio limitato nel tempo mira a garantire il finanziamento delle comunità di riferimento sino all’entrata in vigore della revisione completa della legge.
Link esterno: Gli aspetti principali della revisione sono presentati sul sito web dell’UFSP.
Il Comitato di programma si aspetta l’adempimento dell’obbligo da parte di tutti gli attori
Il Comitato di programma per l’introduzione della CIP di Confederazione e Cantoni ha preso atto dello stato di avanzamento dei lavori volti a garantire l’interoperabilità tra le comunità di riferimento. Le funzionalità trasversali tra i fornitori di piattaforme sono oggetto di intensi test.
Il Comitato di programma si aspetta che entro la fine dell’anno tutti i fornitori di prestazioni che ne hanno l’obbligo legale siano collegati alla CIP, in particolare tutti gli ospedali e le case di cura.