La CIP

Identità elettronica

Identificazione sicura

Professionisti della salute, personale ausiliario, pazienti e rappresentanti: tutte le persone coinvolte nel sistema CIP devono identificarsi in modo sicuro con un’identità elettronica.

Identità elettroniche (eID) per la CIP

Secondo il diritto federale, oltre alle comunità (di riferimento) devono essere certificati anche gli emittenti di strumenti d’identificazione per la CIP. Queste aziende hanno svolto con successo la procedura di certificazione per l’identificazione sicura:

Identità elettronica
Emittenti
Gruppo target

HIN

Health Info Net AG

Professionisti della salute

TrustID

CloudTrust

Popolazione e professionisti della salute

SwissID

SwissSign Group

Popolazione

GenèveID

Cantone di Ginevra

Popolazione e professionisti della salute del Cantone di Ginevra

VaudID-santé

Cantone di Vaud

Popolazione e professionisti della salute del Cantone di Vaud

Domande sull'identità elettronica

No. Gli strumenti d’identificazione per la CIP vengono emessi indipendentemente dalla decisione di principio e dall’avamprogetto di legge che sarà presumibilmente presentato nell’estate del 2022. Le condizioni in base alle quali uno strumento d'identificazione per la CIP viene autorizzato e certificato continuano a essere disciplinate dalla legislazione in materia di CIP (Link esterno: cfr. art. 7 LCIP, cap. 4 OCIP, art. 8 OCIP-DFI ). L’Ufficio federale della sanità pubblica è in contatto regolare con l’Ufficio federale di giustizia per garantire che la futura eID possa essere impiegata anche per accedere alla CIP. Ulteriori informazioni in merito allo stato dei lavori sono disponibili sul sito web dell’Ufficio federale di giustizia.

Link esterno: Sito web dell'Ufficio federale di giustizia

Dipende dall’offerta d'identità elettronica e CIP. Alcune comunità di riferimento intendono combinare la procedura per aprire una CIP con quella per l’ottenimento di un'identità elettronica.

La LCIP e le relative ordinanze prevedono che tutti i partecipanti alla CIP (pazienti e professionisti della salute) dispongano di un'identità elettronica sicura e che gli organi emittenti di strumenti d’identificazione siano certificati. Tuttavia, nessuna disposizione obbliga le comunità (di riferimento) ad accettare tutte le identità elettroniche certificate. Ciò significa che possono decidere liberamente in merito. 

Va però tenuto presente che, almeno nella prima fase dell'introduzione della CIP, la quantità di identità elettroniche certificate è limitata. Inoltre, dal punto di vista tecnico, una comunità (di riferimento) non dovrebbe necessitare di un adeguamento specifico, o all’occorrenza solo di minima entità, per l'integrazione delle diverse identità elettroniche, a maggior ragione poiché è stata standardizzata la comunicazione con l'Identity Provider (IDP) tramite definizione di vincoli nell'ambito della prima revisione dell'allegato 8 OCIP-DFI.